Continua imperterrita l’attività del legislatore, che ormai dovremmo chiamare “Decretatore”. E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Prezziari il 16 marzo, cioè con oltre un mese di ritardo rispetto alla data del 9 febbraio prefissata dalla Manovra Finanziaria 2022.
Battute a parte, questo Decreto M.I.T.E. appare davvero “mite”, nel senso che per espressa previsione del suo Allegato A, gli importi e costi massimi specifici sono riferiti alle forniture, ed escluse da posa in opera, spese professionali, IVA.
Da quanto si capisce, riguarda le opere di efficientamento energetico e pertanto assorbe ogni tipo di bonus simile (ecobonus 65-110, bonus facciate “cappottato”), lasciando aperto “bug” se possa applicarsi lo stesso limite dei materiali usati negli altri bonus.
Farebbe un pò ridere se col Sismabonus il rifacimento integrale della copertura potesse aggirare questo limite, almeno io vedrei così.
Quindi a prima vista lo scopo primario è evitare o tagliare l’aumento dei costi dei materiali, problema ancora più grande per chi opera negli Appalti pubblici; vedremo adesso se saranno calmierati i costi dei materiali
I “frodisti” a questo punto potranno spostare il baricentro verso l’aumento della manodopera, trasporti e spese professionali (quest’ultime da comparare al “Decreto Parametri 2016”).
D’altronde, l’Italia è il paese dove costruire una autostrada costa tre volte di più che in Francia (cit.)
Fonte Carlo Pagliai